lunedì 21 febbraio 2011

Del punto della situazione e delle cose a venire

Era da un po' che non aggiornavo questo blog. Mi ero ripromesso di aggiornarlo molto più spesso dopo aver aperto il sito ufficiale della Suckbrain Tree. Volevo fosse una specie di diario, citando la frase di qualche post fa "il blog sarà il luogo dei dietro alle quinte, dei pensieri, dell'hype, dei commenti, della pubblicità.".
Non che in questi quattro mesi abbia scritto tanto qui dentro.. Vediamo di recuperare un po'.
Finora, "Eye of panther" escluso, tutti i tre lavori completati fanno parte di una trilogia che ho sempre desiderato chiamare "Trilogia dell'amore". Non avevo subito in mente di comporre tre capitoli. In realtà tutto è nato durante la lavorazione di "Façade" e solo dopo aver concluso quel cortometraggio mi resi conto di avere ancora qualcosa da raccontare sull'amore. Una piccola conclusione per chiudere il cerchio iniziato con "Psychosexualis Sociopathia". Così scrissi "Dolls", rimasto in un cassetto per circa 7 mesi prima di poter essere girato. E' un'enormità di tempo, 7 mesi. Ci sono state molte idee nella testa in quel periodo. Ad un certo punto ho pensato addirittura di lasciar perdere la trilogia e creare un lungometraggio composto da vari cortometraggi. Si doveva chiamare "Burlesque" e "Dolls" sarebbe stato l'ultimo corto. Ho scritto un bel po' di cortometraggi, più o meno validi, che ancora faticano a vedere la luce. Tutto questo nel giro di due mesi. Ad aprile 2010, forse per una mancanza di creatività, forse perché bloccato da troppo tempo con un'idea, ho posato la penna.
Ad ottobre sono riuscito a girare "Dolls", finalmente. Il problema è stato dopo: mi sono chiesto "E ora cosa posso fare?". Avevo in testa un paio di soggetti che ritengo ancora buoni, ma non mi sento ancora pronto per svilupparli. Ho saltato anche l'appuntamento natalizio di "Fury Santa" quest'anno, appuntamento che durava ormai da tre anni (alcuni fan ancora mi dimostrano la delusione nel non aver creato un Fury Santa 4). In realtà "Fury Santa" non è morto, ho qualche grosso progetto in mente, ma devo autoconvincermi della sua validità. Sono sempre stato un po' così: mi viene l'idea, la ritengo la migliore del mondo, passa qualche giorno e mi accorgo che non era poi così valida come credevo.
A fine novembre un bellissimo regalo del destino. Scrivo "Aurora", un cortometraggio molto semplice e sicuramente meno complicato e cervellotico dei miei due precedenti. Sulla carta sembra funzionare. Ebbene, "Aurora" (salvo imprevisti) sarà il prossimo lavoro. C'è ancora qualche cosa da sistemare a livello di scrittura, alcuni passaggi che non mi convincono del tutto e meritano di essere rivisti o addirittura riscritti. E' la parte migliore della pre-produzione quella di limare e correggere la sceneggiatura per raggiungere una qualità superiore.
Spero di registrarlo verso marzo, massimo aprile. Alcune cose sono già pronte, altre hanno bisogno di più tempo. Spero che nasca come mentalmente vive.